Recensione: David Boriani – Becker

David Boriani

“Non ambisco al perfetto” è una dichiarazione che esce allo scoperto nel brano “Vera” e suggella il primo Ep di David Boriani, distribuito da Giungla Dischi. Il cantautore romano, attraverso il filtro dei brani, immortala con decisione lo spirito di un’intera generazione alle prese con un’ansia generalizzata di vivere con l’imperativo del multitasking. E lo fa senza volerlo a tutti i costi, ma virando verso un racconto universale di circostanze, situazioni ed emozioni, in un mosaico strabiliante di sei tasselli che corrispondono a sei  malesseri, turbamenti interiori trasformati in parafulmini per poesia. La produzione di Daniele Sinigallia fa la differenza, unifica il mood di un album che altrimenti risulterebbe frammentato e tramuta il concept di “Becker” da “non-appartenenza”, conferendogli un’identità ben precisa, a un filo conduttore di dissenso, malumore, protesta. Già dal singolo designato “è Francesca” le carte si scoprono con successo: è un pop scarno, essenziale, con una buona dose di imprevedibilità qua e là, sulla falsariga delle leve più meritevoli degli ultimi anni (un po’ di Sarcina, un po’ di Daniele Celona e qualche nota di Cesare Cremonini). Le testualità divertono, tanto sono ardimentose: i registri linguistici non sono mai sedimentari a prescindere, David si diverte a slittare dall’uno all’altro mentre è impegnato a esplicitare pensieri impopolari (in “Oggi” assistiamo al linciaccio velatamente umoristico della psichiatria) o ad esercitare un parlato che riesce a esistere comunque, rivelando efficaci abilità descrittive (le lentiggini disegnate sono un espediente romantico da standing ovation). Brani come “Julienne Juliette” o “Passaggio a livello” sembrano riferire il senso ultimo del disco, con il loro musicare “Il cuore delle cose dimenticate”: narrare una quotidianità apoplettica che si rifrange nell’immaginario e nel ricordo collettivo, con grazia, savoir faire e forte personalità. Se mangiare il pane con la pasta è davvero una bestemmia, di certo lo sarebbe anche snobbare un Ep del genere. 

  • 7.5/10
    - 7.5/10
7.5/10

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