Il rapper Cloude ci presenta “Resta con me”. L’intervista

Cloude

“Resta con me” è il titolo del nuovo singolo del rapper genovese Claudio Calcagno, in arte CLOUDE, in rotazione radiofonica dal 3 aprile. Nelle sonorità pop il brano racchiude versi autobiografici che raccontano gli errori e le insicurezze dell’autore con incredibile onestà. La scrittura del singolo avviene dopo un periodo di difficoltà, nel quale CLOUDE racconta di “Aver seguito l’istinto” e di essersi concesso alla musica nonostante le avversità “La consapevolezza di gestire le paure e poterle trasformare in opportunità per ritrovarsi, per fare un po’ di ordine, mi ha reso più consapevole delle mie capacità”: in questo modo l’autore dimostra di essere padrone della propria arte e di essere in grado di utilizzare ogni dolore che la vita propone come arma per arricchirsi, invece che come strumento di distruzione. L’abbiamo intervistato per propogli qualche domanda:

Dici di aver scritto il nuovo singolo “Resta con me” dopo un periodo molto difficile della tua vita. Cosa ti ha dato la forza di trasformare questo dolore in musica?
Volevo incominciare ad essere sincero con me stesso, non volevo più raccontare situazioni reali mischiate ad egocentrismi o fantasie che non lasciano un ricordo, ho pensato che per arrivare agli altri dovevo prima arrivare a me, scrivendo la realtà. Credo sia quello che la gente vuole sentire.

Scrivere un brano autobiografico come questo è un po’ come sottoporsi a un’operazione a cuore aperto. Ti spaventa renderti così vulnerabile davanti al tuo pubblico, soprattutto nell’era di internet, dove molto facilmente le persone interpretano nel modo sbagliato ciò che viene detto?
Quando ti metti in gioco gli effetti collaterali devi metterli in conto, e non sempre quello che vuoi dire in una canzone viene recepito da tutti, ma credo che questo sia anche un modo per poter creare interazioni. Diciamo che ogni musica ha il suo pubblico ma  c’è anche chi ascolta e basta, facendo magari una critica sbagliata o senza cogliere il vero messaggio. Bisogna dire però che nella cultura urban, nel rap, l’approccio dell’ascoltatore al testo e al suo significato è fondamentale, perché ci sono più parole che musica a volte, quindi il mio mettermi a nudo non mi spaventa, anzi traghetta meglio chi ascolta al mio mondo. Ammesso che gli faccia piacere.

Questo brano segna un passaggio fondamentale nella tua discografia. Cosa pensi possa rappresentare questa nuova stagione nella musica di CLOUDE?
Non mi sono fatto grandi aspettative, perché la delusione è sempre più difficile da contenere, anche se sono consapevole della forza di questo brano e del lavoro che abbiamo fatto con il mio team. Spero con questa nuova sfida di aumentare le mie collaborazioni, che sono fondamentali per scambio e crescita, e di salire sopra un po’ di palchi in giro per l’Italia.

Il video di “Resta con me” viene diretto da Lorenzo Invernici e Alberto Seghezzi. Come è stato lavorare con loro? Vi conoscevate già prima delle riprese del videoclip?
Loro premetto che sono tanta roba, lavorano su tanti artisti importanti italiani con una qualità e professionalità molto alta. Eravamo negli studi Next3, parlavamo del video insieme ai produttori e a Matteo Foresti, che ha curato la realizzazione e la produzione del video, quel pomeriggio lui mi propose due suoi amici con cui lui lavora da sempre, che sarebbero riusciti a far crescere il progetto del video, e così è stato. Ci siamo trovati subito molto bene, tanto che lavoreremo di nuovo insieme.

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