Recensione: “Drifters” – She Owl

Uscirà il 6 ottobre, il nuovo Ep di She Owl, duo dream-pop formato dai talentuosi Jolanda Moletta e Demian Endian, e si chiamerà “Drifters”. Noi di StandOut webzine l’abbiamo ascoltato in anteprima e possiamo garantirvi che il seguito di “Animal Eye” è ancora più strabiliante! Prodotto da George S- Rosenthal al The Complex di San Francisco, a due anni di distanza dall’acclamato lavoro in studio precedente, il disco si compone di quattro brani meravigliosi che lo rendono un cosmo tremolante, gremito di belle risonanze. Con l’iniziale “She cries a river” la similitudine più immediata è agli scenari plumbei della prima giovinezza discografica di P.J.Harvey, ma con variazioni alla  Dolores O'Riordan (dei Cranberries di "I still do", più che altro). Analogie che comunque non offuscano l'indubitabile talento, tanto vocale quanto compositivo, chiariamoci. Vi è una sinergia tra cantautorato ed eco lasciata sulla pelle che dà ulteriore senso al progetto. In “War within” ritroviamo la poetica di Beth Orton e il clamore caratteriale di Cat Power, ma anche il brio fremente di  Sinéad O'Connor. I due creano mondi e donano loro linfa grazie alle loro preziose linee melodiche e ai loro accavallamenti decisi di voci che si profilano nella luce bianca dell’ascolto. Bianca, sì, perché quell’”oh” corale è iniziatico, vociferante come l’alba di un risveglio. Vocalizzi che in “Before the night” innaffiano la semenza per rinvigorirla e lasciarla apparentarsi con le nuove leve del cantautorato giovanile ribelle come Natasha Khan o le vecchie glorie come Fiona Apple. In “Glass” c’è una tensione muscolare che agita la marea della meraviglia. Lì,lì, pronto a schiudersi, c’è un talento immacolato che non teme di sporcarsi. In questo senso “Drifters” è un’antenna cosmica per tutto ciò che ha ancora da venire. Una cosa è certa: nel nodo gordiano dell'aut-aut tra l'essere replicanti e artisti originali pronti a pagare a caro prezzo la loro unicità, il duo She Owl si rivela uno straordinario elemento animato di forza propria. Se dovessimo cimentarci in uno studio analogo a quello condotto da Gisèle Hugues riguardo all'occhio e alle sue corrispondenze corporee concentrandoci invece sull'orecchio e sulle sensazioni che questo disco trasmette, potremmo tranquillamente collocare nella membrana del timpano l'abbraccio cardiaco ricavato da queste incredibili emozioni.

 

Prossimi appuntamenti live

15.12. Livorno (IT) – Ex Cinema Aurora
16.12. Firenze (IT) – TBA
17.12. Bologna (IT) – Efesto

 

Tracklist


She cries a river
War within
Before the night
Glass

 

 

  • 8.5/10
    - 8.5/10
8.5/10

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