I Royal Division pubblicano “Destroyed” e ci propongono un Alt Rock dalle tinte scure e per certi aspetti moderne, senza però farci rimpiangere la scena di riferimento, popolata da band come Blur, Kasabian ed altri.
Il pezzo è ben scritto, fila in modo perfetto e pianta subito le tende nelle orecchie per rimanerci. L’apertura è affidata ad un synth, che ci porta subito nell’ambiente tonale della canzone, e fa da preludio al fill di batteria che dà l’entrata al resto della band. Questi due elementi conferiscono alla canzone grandissima potenza, tanto da ricordarci quasi gli ultimi album di quella grandissima cult-band che sono i Killing Joke.
Le chitarre sono ben suonate, anche se a tratti, per arrangiamento, risultano un po’ scollate dall’intenzione del brano; ma niente paura, perché il ritornello mette tutto a posto, con l’entrata dei cori che fanno da sfondo al mantra del brano “I don’t wanna be destroyed”, che vince e convince.
I suoni della batteria, in particolare, sono sorprendenti, ben trattati e sarebbero potuti essere un fattore propulsivo ancora più decisivo su questo brano, forse meritavano di essere un po’ più protagonisti in fase di mix.
Nel complesso la canzone è fortissima, intensa e mordente fino alla fine, non perde mai il tiro. Un’ottima impressione, da parte nostra, per i Royal Division, per la loro “Destroyed”.
Link video: https://www.youtube.com/watch?v=FBnUTh6v_m4
Link Spotify: https://open.spotify.com/album/0jk2tQqoK3MzKtgSo7lAHL
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