Un “Viaggio Senza Fine”: intervista al cantautore Simone Galassi

Simone Galassi

Oggi abbiamo il piacere di intervistare Simone Galassi, talentuoso cantautore toscano, per parlare del suo nuovo album “Viaggio senza fine”, uscito lo scorso marzo. Con una carriera in costante ascesa, Simone ci racconta la genesi del suo ultimo lavoro, le collaborazioni che hanno reso possibile questo progetto e le sue ambizioni future.

 

Benvenuto Simone, parliamo subito di “Viaggio senza fine”, il tuo nuovo album uscito lo scorso marzo. Sei soddisfatto del risultato o c’è qualcosa che con il senno di poi avresti fatto diversamente?
No, non avrei fatto niente di diverso, questo disco ha avuto il tempo di prendere forma nella maniera più genuina. Sono soddisfatto al 100%.

Quali i professionisti che hanno collaborato con te alla realizzazione di questo progetto?
Luca Bossi, che è la persona con cui ho creato questo disco, e il collettivo Rinascimento. Claudio Di Pietro invece è colui che ha gestito tutta la parte organizzativa di questo release e che mi ha aiutato negli anni a far sì che la mia arte prendesse forma. Andrea Kabo invece si è occupato del racconto video.


Come nasce un tuo brano? Da un testo, un accordo, una sensazione?
Come ho detto spesso anche in altre interviste per me la scrittura è un po’ come fare un download a scatola chiusa. Non so mai cosa avverrà, non ho mai il pieno controllo. Solitamente si palesano delle melodie nella mia mente che contengono già parole chiave. In quel momento il mio compito è solo di essere un buon traduttore e descrivere la sensazione nella maniera più autentica.


Quali sono le tue aspettative, i tuoi sogni? Ti cito i due opposti, Festival di Sanremo o Concertone del Primo Maggio?
Beh sicuramente le mie aspettative si allineano meglio con il Concertone del Primo Maggio. Ad ogni modo l’obiettivo è quello di riuscire a far arrivare la mia musica a chi ne ha bisogno. Mi piace l’idea di poterlo fare maggiormente offline, attraverso la musica dal vivo, in situazioni dove trasuda vita vera.


Se avessi la macchina del tempo, c’è un luogo, un’epoca in cui troveresti ispirazione?
Sì, vorrei catapultarmi nel pieno rinascimento per poter godere di quel tipo di bellezza ed esserne parte.


Infine, hai altre passioni al di fuori della musica?
Da qualche anno mi dedico molto alla cura delle piante. Lo trovo un ottimo modo per allenarsi alla cura del prossimo.

 

You must be logged in to post a comment Login