Beltrami – Punti di vista

Melodie soffuse, suoni tenui e voce appena emessa. Il secondo album dei Beltrami, band nata da un’idea di Giampiero Jum Troianello, si presenta a prima vista così e delizia puntando su una semplicità tanto essenziale quanto sbalorditiva. A tre anni da “Intorno”, trampolino di lancio che aveva regalato la dovuta visibilità al gruppo di Omar Caldarelli e Carmine Franzese, “Punti di vista” (Suonivisioni/Audioglobe) è in libera circolazione dal 22 Gennaio di quest’anno. Ed è un disco pieno di vita, di frammenti di quotidianità, diapositive di squarci che si fanno universali partendo da un’intimità palpabile. Un album capace di donare brani di alta qualità senza ipercostruzioni, che conserva il seme della Bellezza ricordando i Perturbazione, ma più mansueti, con una voce soffice alla Giuliano Sangiorgi, morbida e abile nel trasportare con sé. Sembra di ascoltare un John Denver diluito con arrangiamenti moderni, meno folk, con la forza evocativa di Paolo Nutini e degli Afterhours. Un disco che mette a segno capolavori in fila come birilli da bowling: “Cosa riusciranno mai a inventarsi”, “Giace nascosto nel profondo”, “Finché ancora resteranno le parole”. E sono solo gli antipasti. 

 

  • 9.5/10
    - 9.5/10
9.5/10

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