“chi vuole infrangere tutte le regole deve conoscere le regole” – Intervista a Demiurgo

Il musicista elettronico Demiurgo ha appena rilasciato il suo ultimo singolo, “Lifecycles Live”(artwork sopra). Registrato in una sessione in diretta in studio, questo brano strumentale offre un’atmosfera evocativa ideale per chi cerca una “colonna sonora per l’immaginazione”.

Con una combinazione di ritmi downtempo e glitch, melodie suggestive e riverberi, bassi profondi e filtri analogici, il brano trasporta l’ascoltatore in un mondo sonoro di ispirazione cyberpunk.

Demiurgo ha realizzato anche il video dell’esecuzione in studio avvenuta con un setup DAWless (senza l’utilizzo di computer), fornendo quindi anche un’esperienza visiva. Il brano acquista così una dimensione più espressiva, reminiscente di artisti quali Boards of Canada o Rival Consoles.

“Lifecycles Live” è una versione alternativa di un brano tratto dall’album di punta di Demiurgo, Holographic Ghost Stories, realizzata in occasione dei due anni dalla pubblicazione dell’album, che da oggi è disponibile anche in una speciale edizione in CD digipack a tiratura limitata (50 copie) con i 12 brani originali e due remix. Nell’album si trovano la prima versione di Lifecycles e una versione alternativa, After-Lifecycles, ottenuta tramite un algoritmo di inversione melodica e armonica.

YouTube video: https://youtu.be/5b9uP1KKTdU

Seguono le parole dell’artista in merito alle nostre domande…

Abbiamo ascoltato (e visto) la tua Lifecycles. Hai scelto di pubblicare questo brano suonandolo dal vivo. Era un messaggio a sostegno del concetto di Live? Siamo abituati a pensare il Live come più vicino alla musica Pop/Rock, ma quanto è importante questa dimensione anche in un genere come questo, da colonna sonora?

Il concetto di live secondo me si applica a qualunque genere anche se con caratteristiche diverse. Nei concerti pop-rock solitamente al centro c’è la performance della band, mentre i concerti di elettronica strumentale sono principalmente focalizzati nel creare un’esperienza audiovisiva immersiva dove la generazione e manipolazione del suono, la sua continua trasformazione, sono centrali. Se avete modo di cercare i live di Grand River e Marco Ciceri di quest’anno, ad esempio, potete farvi un’idea di dove possa spingersi questo tipo di esperienza. Nel mio caso ovviamente parliamo di un live in studio quindi una situazione molto più semplificata e controllata, ma sempre caratterizzata da una maggior espressività data dalla manipolazione in tempo reale del suono.

Quando suoni dal vivo lasci spazio all’improvvisazione? Cambiano le strutture dei tuoi brani in base ai tuoi mood o tendi a restituire un brano quanto più fedele possibile alla scrittura originale?

I brani che sto arrangiando per i live sono volutamente diversi nella versione live rispetto agli originali. Restano comunque dei brani piuttosto strutturati quindi seguono un’evoluzione studiata, fermo restando che nell’esecuzione dal vivo c’è sempre spazio per l’interpretazione del momento. L’improvvisazione è anche un elemento chiave nella creazione di un brano. Molti brani nel mio caso nascono da un’improvvisazione che in un secondo momento viene estesa, arricchita di elementi e arrangiata. Il brano “You Still Appear” dell’album “Holographic Ghost Stories” è un esempio di questa tecnica: tutto il tema principale è ripreso da un’improvvisazione che registrai in studio molti anni fa.

Per quale regista ti piacerebbe scrivere una colonna sonora?

Mi affascinano molto le opere di Cristopher Nolan. Nei suoi film l’alterazione della memoria, la distorsione temporale, la soggettività nella visione del mondo, la linea confusa tra immaginazione e realtà sono tematiche che mi trovano molto affine. Come fanno anche i migliori scrittori di genere, Nolan è capace di inserire argomenti universali nel cuore della narrazione, non li lascia quindi come motivi di sfondo ma ne fa elementi strutturali, pur mantenendo la storia avvincente in un contesto fantastico. Però se dovesse chiamarmi a scrivere la colonna sonora del suo prossimo film non so se accetterei: non vorrei rubare il posto a Hans Zimmer o Ludwig Göransson.😊 Scherzi a parte, in passato ho partecipato alle musiche di alcune piccole produzioni indipendenti di videogiochi e non mi dispiacerebbe ripetere l’esperienza se ne presentasse l’occasione.

Quanto è importante, per un artista elettronico, avere delle conoscenze di teoria musicale, oltre che a quelle di sound design?

Non tutta la musica elettronica è basata sulla teoria tradizionale, anzi molti dicono che la musica elettronica propriamente detta sia proprio quella impossibile da suonare con degli strumenti tradizionali. Ciò nonostante la conoscenza della teoria musicale resta di fondamentale importanza: come dire che anche chi vuole infrangere tutte le regole deve conoscere le regole. Però c’è anche da dire che oggi molti software e device consentono un livello espressivo intuitivo e un’operatività molto semplificata che rende tutto molto più accessibile rispetto per esempio a suonare un violino o un pianoforte. Molti dicono che questo può portare al proliferare musica di bassa qualità (ammesso che sia qualcosa di definibile) ma secondo me la maggior accessibilità è un aspetto totalmente positivo.

Qual è l’idea che sta dietro alla scelta di lavorare con macchine stand-alone, senza l’aiuto di plugins e Daw controller?

Le mie produzioni appartengo principalmente al mondo dei computer e delle DAW, che ho iniziato a utilizzare di preferenza già da fine anni ’90. A quei tempi era diverso, ma oggi la quantità, varietà e soprattutto la complessità gestibili in questo contesto sono impressionanti e a me piace molto avere infinite opzioni nel songwriting. Il mondo dei sintetizzatori hardware d’altra parte è molto stimolante, ti permette di instaurare un rapporto diretto con lo strumento il che ti porta a essere operativo e a sperimentare. Ha molte limitazioni rispetto all’uso di software ma proprio per questo si è portati a trovare soluzioni creative per spingersi oltre; questo genera esplorazioni sonore interessanti e più espressive, ed è questo il motivo per cui ho realizzato questa versione live.

Web links e social di Demiurgo:
Sito ufficiale: https://www.demiurgo.it
Facebook: https://www.facebook.com/DemiurgoProject
Twitter: https://twitter.com/DemiurgoMusic
Instagram: https://www.instagram.com/demiurgo_it/
YouTube: https://www.youtube.com/@demiurgoproject
Altri link artista: https://linktr.ee/demiurgo

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