Raesta, è uscito il nuovo singolo “Vienna”

Raesta

È uscito "Vienna", il nuovo singolo di Raesta. Questo forse è il pezzo più completo di un artista che si sta facendo notare per l’originalità, la freschezza e l’energia genuina che propone.

Vienna” è contraddistinto da una raffinata sezione ritmica, con suoni sintetizzati e campionati alternati a strati di chitarre ipnotiche. Il brano vede la produzione di Andrea Allocca. Con questo singolo Raesta propone un elettropop che sembra tendere verso il dream pop, con sonorità alquanto luminose che abbracciano letteralmente l’ascoltatore.

Raesta evidenzia la volontà di ricerca di sonorità internazionali, con un formato e un songwriting che lo allontanano dall’alternative rock per avvicinarlo all’elettropop: sound brillante e denso che sostiene un semplice e incisivo cantato in lingua inglese. Nel video, girato a Torino e prodotto da RKH studio, Raesta racconta con gioco narrativo (la scena iniziale è in realtà la fine della storia) come il caso si diverta a intrecciare le trame dei due protagonisti.

Raesta propone continui step evolutivi, pubblicando una serie di singoli, prodotti insieme ad Andrea Allocca, (SonusFactory).


 

Raesta, all’anagrafe Stefano Resta, polistrumentista pugliese, già batterista di Barbados band e Solandata, e medico. Dopo l’esperienza internazionale col gruppo svedese Wallemberg comincia la sua avventura da autore e cantante dapprima con gli “Ilaria in una stanza”, poi come solista. Figura singolare, nostalgico, con tratti dal sapore “felice-triste” che lo rendono autore di una musica eclettica e imprevedibile, difficilmente categorizzabile. La voce è intima, sfaccettata e graffiante, a metà strada tra James Taylor e Billy Corgan.

Gli artisti, punto di riferimento della sua musica sono Radiohead, De Andrè, Bowie e Battisti su tutti. Nel 2018, Raesta registra e rilascia il suo primo singolo “DistantWorlds/Wake up!”, manifesto non più timido ma chiaro e deciso della sua identità sonora e delle sue tematiche.Il video è di Alessio Attardi e prodotto dalla Espritfilm di Giuseppe Tandoi, regista della “Città incantata” (2010). Il tema trattato è il bullismo nell’era dello smartphone, e girato all’Aquila, nei quartieri nati dopo il terremoto del 2009.

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