Recensione – “Esploderà” – New Noises

Direttamente da Teramo i New Noises irrompono sulla scena metal italiana con un album complesso ed originale, Esploderà.

Nati nel 2021 da un’idea del cantante Francesco Ciotti e i chitarristi Piergiorgio Annibale e Filippo Pomponi, la band è attualmente formata anche da Elena Bachetti (voce), Andrea Scarpone (Basso), Matteo Pellegrini(Tastiere) e Marco Berrettoni (Batteria). La band ha anche partecipato alle selezioni di Sanremo rock nel Luglio del 2022 e ha superato le fasi regionali. L’uscita del disco è stata accompagnata da alcuni concerti.

L’album è caratterizzato da splendide influenze, ripercorre anni di musica progressive, presenta sonorità ora epiche ed ora oscure che rendono riduttiva l’etichetta di prog-metal in riferimento a tale prodotto. Ma procediamo con ordine. Già nella prima traccia, Fuggirò, declamata più che cantata, compaiono elementi tipici del prog italiano anni ’70, a cominciare dalla voce. Il songwriting chitarristico risente dei Dream Theater, i tappeti di synth ricordano i Symphony X, il ritornello è splendidamente epico. L’idea della doppia voce si rivela geniale, perché contribuisce a rendere più duttile il bano. I ritmi irregolari, il palm muting serrato sono caratteristici del genere proposto da questa band. Il finale tende verso il power metal, con gli splendidi intrecci tra tastiera e chitarra, ed il solo finale.

La mia Anima all’inizio ricorda i Lacuna Coil, molto interessante l’uso del doppio pedale. Brano abbastanza gothic, le due voci duettano su un tappeto di chitarre serrate. I tempi sono, qui, più regolari rispetto alla prima traccia. A partire dal terzo minuto la chitarra propone un breve assolo. Sogno Infinito è la traccia più lenta dell’album. Integralmente cantata da Elena, ci sono elementi cantautoriali che si intrecciano bene con i fraseggi di chitarra (sempre abbastanza serrati). Nel complesso si tratta di un brano ben arrangiato e molto equilibrato. Gli autentici vertici artistici si raggiungono attorno alla metà del terzo minuto, quando il ritmo cambia e gli archi esplodono. Il finale è epico. L’inizio di Vizi Capitali ricorda i primi Angra, il brano è tra il power ed il prog, un momento saliente è il contrappunto di tastiera attorno alla metà del secondo minuto.

Vola Via lontano e Rinasco rivelano una band alla ricerca di sonorità più folkloristiche. Il primo è forse brano più melodico del disco, risente del cantautorato italiano, il secondo risente delle rock ballads anni ’80 e di un certo prog italiano anni ’70 soprattutto nella linea vocale. Dimmelo tu adesso, brano più lungo del disco, è pregnante di archi, è epico e presenta elementi tipicamente prog, come la batteria che scandisce i riff di tastiera in alcuni brevi incisi. A partire dal quinto minuto il solo crea un’atmosfera da brividi, ed è, come sempre, molto tecnico, (con tanto di rapidi sweep pickings). Esploderà è frutto di un’ epica cavalcata rock, La mia voce si sentirà è un profondo momento di riflessione, con splendidi arrangiamenti con chitarra acustica ed archi. In Radio Bob la band si trasforma in un complesso rock-blues anni ’70: anche la tastiere sono messe momentaneamente da parte.

Il disco costituisce un interessante punto di partenza per portare avanti un discorso che sembra già maturo: la miscela sonora di questa band è un concentrato di prog, tecnica ed emozioni che non sempre riesce bene ai gruppi che intendo proporre “musica progressive”. L’interpretazione vocale spesso è da brivido, la sapienza degli arrangiamenti condisce il tutto in modo considerevole. Inoltre, la patina cantautoriale rende il disco molto fruibile anche a coloro che sono meno inclini ad ascoltare album di musica “dura”. Esploderà è, quindi, un’opera tanto complessa quanto originale.

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