“Il mio singolo dà la parola all’istinto”. Intervista a Saverio D’Andrea.

Saverio D'Andrea

È uscita “Tua culpa”, il nuovo singolo di SAVERIO D'ANDREA. La canzone farà parte del album d'esordio del cantautore campano, registrato in gran parte presso i Forward Studios di Roma e prodotto artisticamente e arrangiato da Valter Sacripanti.
Ecco cosa ci ha raccontato l'artista…

 

– Come nasce il brano Tua culpa?

Ho scritto Tua culpa in un momento di grande delusione. È una di quelle canzoni nate di getto. Avevo in mente tante immagini che scaturivano dalle due emozioni forti ma contrastanti del senso di soffocamento quasi claustrofobico e la voglia di ripartire e lasciai che la mia immaginazione vomitasse tutto su carta prima di smussare gli angoli e trasformare il tutto in canzone. Al mio produttore piacque tantissimo il titolo, Tua culpa, gli sembrava forte e decidemmo presto di inserirla nel disco. A dire il vero è stata la prima luce ad accendersi nella tracklist, siamo partiti proprio da qui.

– Se Tua culpa fosse un film, che tipo di film sarebbe?

Probabilmente Tua culpa sarebbe un film di Lynch. Questa canzone, e soprattutto questo testo, è piena di immagini che vanno a delineare un mondo allegorico e surreale dove a raccontare la propria storia è una coscienza in subbuglio. In molte delle mie canzoni ci sono storie reali e fatti del quotidiano che prendono vita attraverso una scrittura piena di dettagli e sequenze temporali che scandiscono avvenimenti, in Tua culpa invece ho voluto percorrere un sentiero diverso. Tua culpa dà la parola all’istinto. Esiste in uno spazio e in un tempo governati esclusivamente dalle emozioni. Come un pensiero forte che prende forma e si ramifica in tante piccole manifestazioni, quasi oniriche, di una crisi di coscienza.

– Com'è nata la collaborazione con Valter Sacripanti?

Io e Valter ci siamo conosciuti durante un festival. Ero lì a presentare una canzone a cui tengo particolarmente, Tutti sanno che tutti sanno, scritta per una storia di abuso domestico e Valter rimase colpito dal pezzo e dalla performance. Parlammo tanto e ci tenemmo in contatto fino a che non decidemmo di collaborare per lavorare su un disco. La cosa più bella dell’aver avuto uno come Valter Sacripanti al timone della mia prima produzione discografica è stato decisamente il lusso di aver qualcuno che ti dice sempre la verità su quello che stai facendo e sul come lo stai facendo, e in questo mondo è tantissimo. Valter ha messo al servizio della mia musica la sua esperienza, la sua enorme passione per la musica e il grande desiderio di fare la differenza. Mi ha insegnato tanto e grazie a lui sono cresciuto in una maniera in cui probabilmente da solo non avrei fatto mai.

–  Prossimamente uscirà anche un album: vuoi darci qualche anticipazione?

Si tratta del mio primo disco ufficiale. Sono eccitato all’idea di esser finalmente riuscito ad arrivare a questo traguardo così importante per me. Questo disco è il risultato del lavoro di anni e io non vedo davvero l’ora di condividerlo con tutti. Dico sempre che è la mia macchina del tempo: mi riporta indietro a ripercorrere tante tappe importanti della mia vita ed è una cosa fondamentale per me per guardare in avanti con la consapevolezza necessaria.

– Per un artista emergente è molto importante il live, soprattutto per farsi conoscere: prossimamente dove ti vedremo/ascolteremo?

Sto lavorando ad un nuovo set per i miei live e presto annuncerò date di concerti. Per me è essenziale riuscire a propormi ad un pubblico che ancora non mi conosce e la dimensione del live è fondamentale in questo senso. Il nuovo set in full band prevede pezzi dal disco, pezzi dal passato e qualche sorpresina. Non mi va per ora di sbilanciarmi troppo! Invito però i lettori a seguirmi sulla mia pagina facebook ufficiale e ringrazio voi per questo piacevole scambio!

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