Recensione – “Battiti Asincroni” – Choice Quartet

I Choice Quartet sono una quartetto jazz sicialiano, formato Roberto Barni (compositore e polistrumentista ) Armando Barni (sax alto), Sergio Battaglia (sax tenore) e Massimiliano Gintoli (basso elettrico). Si tratta di quattro musicisti di età diverse, tutti accumulati dal nutrire un profondo amore per il jazz ed un vasto bagaglio di esperienze musicali.

È disponibile sui migliori digital store Battiti Asincroni, l’esordio discografico della band. Si tratta di otto composizioni concepite da Roberto Barni, che nel disco suona la batteria ed in qualche traccia il contrabbasso.

Questo disco è un viaggio attorno al mondo. Il jazz americano(le influenze maggiori provengono da Thelonius Monk, Joe Henderson, John Coltrane, Charlie Parker) si unisce a sonorità mediterranee e mediorientali, attraverso elementi fusion (Weather Report e Pat Metheny) e sonorità progressive: come non cogliere in questa band l’influenza di grandi gruppi italiani come Area, Perigeo, Il Baricentro, Arti + Mestieri? Già il titolo dell’album mette in risalto le strutture irregolari dei brani, l’estrema complessità ritmica e compositiva.

Il solo iniziale di Spirto Afeliote ci fa capire l’essenza di questo disco. Una melodia, molto mediterranea, affidata al sax si sviluppa su una scala modale. Ci sono glissati, note crescenti e calanti con un intento chiaramente espressivo. Quando entrano gli altri strumenti la composizione è tra il jazz, il prog e la fusion, ma la struttura melodica è sempre tendente al folk. Esacordo si svviluppa su una scala esatonale. Le splendide armonizzazioni dei sax sono accompagnate da una batteria che a tratti sembra marciare, mentre il basso propone un tema martellante. Il pezzo ha una struttura del tipo intro-tema-solo-tema. Labirinto ha un intro fusion. Gli strumenti sembrano inseguirsi, la batteria sposta gli accenti ritmici creando uno splendido tappeto sonoro, soprattutto durante l’assolo. Il titolo del brano esprime perfettamente la struttura del brano, che si conclude tornando sul tema iniziale. Ballata per Lella inizia con un assolo di basso ricco di splendidi armonici, poi va al tema, quindi al caloroso solo di sax, per poi tornare al tema. Sciara Instanbul 36 sembra un canto votivo, con il tema ricco di scale su modi etnici e dal sapore mediorientale. Sax, basso e batteria realizzano degli splendidi assoli, fino al tema conclusivo. Lamento è il brano più lento dell’album, con suggestioni free jazz. Come l’iniziale Spirto Afeliote, in un circolo perfetto, il brano inizia con un evocato solo di sax.

Il secondo volume sarà disponibile, sempre per l’etichetta Isulafactory, a novembre 2023. Opera complessa, Battiti Asincroni amalgama a perfezione molteplici elementi in soluzioni compositive ed espressive mai scontate. Riesce ad essere un disco jazz, più etnico di tanti album etnici nonostante la presenza di strumenti occidentali e tipici del jazz. Dopo l’ascolto ciò che rimane è un potente affresco sonoro fatto da molteplici colori.

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