Acetone: parlano Giorgio V. e Sandro Puddu

Continuiamo a conoscere l’universo musicale di Acetone, label italiana creata appena un anno fa da Maurizio Nari e Jens Lissat che è già tra le tre realtà più importanti per quel che riguarda la Funky House su Beatport. Dopo la bella chiacchierata con Nari e Steve Tosi – che potete leggere qui: https://bit.ly/Acetone1 -, conosciamo meglio Giorgio V. (nella foto sulla dx) e Sandro Puddu (nella foto sulla sx), due degli altri artisti che pubblicano con continuità la loro musica su Acetone. 

Si percepisce un notevole entusiasmo, incontrando i dj che stanno collaborando a questo nuovo progetto. Si sente forte la loro voglia di far sentire nel mondo la propria musica, ma soprattutto si sente il piacere di far parte di una realtà collettiva, una label italiana che già oggi si sta facendo sentire fino in Australia con dj set e produzioni. Con pezzi che fanno ballare il dancefloor. Ogni dj di Acetone usa volentieri, durante le sue serate, i dischi prodotti dagli altri… perché funzionano e fanno ballare. 

“Per me è davvero un grande soddisfazione collaborare con Acetone”, racconta Sandro Puddu. “Ho visto buoni risultati fin da subito, ad esempio ‘You’re Simply The Best’ è ancora in buona posizione su Beatport a tre mesi dall’uscita “. “Per me produrre musica è un’esperienza nuova”, gli fa eco Giorgio V.. “Fino all’evento del Covid, per quasi vent’anni, sono stato in console sei sere a settimana, per cui non avevo l’energia per produrre dischi miei. Oggi, grazie anche al supporto tecnico e tecnologico di Maurizio Nari, che è davvero un mago in studio, vedo concretizzate le mie idee. Il mio primo singolo aveva ancora qualche pecca, ma il secondo, ‘Upsdide Down’ è davvero ben riuscito… e infatti, come il brano di Sandro, è ancora in classifica dopo 3 mesi”.

State continuando a lavorare su nuovi brani anche durante l’estate o siete in meritata pausa? 

Sandro Puddu: “Ho deciso di non fermarmi, anche perchè per noi dj e per chi si diverte l’estate è il periodo migliore per proporre ed ascoltare musica nuova. Molta dell’energia deriva anche da chi ascolta i miei brani e mi fa sapere che gli piacciono. Ricevo feedback positivi continuamente e su YouTube c’è addirittura il video di una persona che suona la batteria su ‘You’re Simply The Best’. So poi che Maurizio Nari e tutto il team della label  si stanno facendo in quattro per noi artisti e anche questo dà energia”. 

Giorgio V.: “Anche io sto ricevendo un sacco di feedback e non mi fermerò. Dopo “Pretty Woman” uscita il 28 luglio, ho già un’altra uscita in programma per fine agosto ’23. Il sound che stiamo proponendo piace molto, ai nostri colleghi dj… e anche alle persone durante le serate”. 

Come ci si sente a  godersi questo successo? 

Sandro Puddu: “Mi sembra ancora strano. Fino a qualche tempo fa ero solo io a congratularmi con gli altri per i loro dischi, adesso mi capita spesso il contrario, non solo online. Devo dire che le prime volte è stata un’emozione forte. Bella, ma non facile da gestire perché inaspettata”. 

Giorgio V. “Suono da anni in locali importanti come Le Vele di Alassio e so cosa vuol dire stare al centro dell’attenzione, per cui so che effetto fa la bella musica quando viene proposta nel modo giusto… Tuttavia quella che ci stanno dando le release su Acetone è una cosa diversa, ovvero una visibilità che arriva fino in Australia. Se come dj in Liguria ‘funziono’ lo sanno, esagerando, fino a Milano. Oggi invece la mia musica viaggia molto più lontano”. 

Che direzione musicale vi sembra stia prendendo l’estate 2023? Trap e reggaeton sono in calo o continuano a spingere? 

Sandro Puddu: “E’ una domanda difficile. Mi sembra che tendenze musicali definite ce ne siano poche. Senz’altro trap e raggaeton continuano a spingere forte,  soprattutto per il pubblico più giovane, ma è vero che non è affatto detto che un dj per far ballare debba suonare per forza 2 ore solo con questo sound. Parlo della Sardegna, il territorio in cui lavoro”. 

Giorgio V.: “Sono d’accordo, trend chiari ce ne sono pochi… ma anche in Liguria  trap e reggaeton piacciono ancora molto. Il sabato de Le Vele di Alassio ha sonorità tra funky house e ‘commerciale’ e fa più o meno gli stessi numeri del giovedì, che invece è trap – reggaeton. Certo, il sabato la clientela è un po’ più adulta ed elegante, ma i risultati parlano chiaro.” 

Chiudiamo con una domanda dedicata ai giovani dj. Vista la vostra lunga esperienza, secondo voi quali sono gli errori da non fare quando ci si approccia al lavoro del dj?

Sandro Puddu: “Credo che la cultura musicale sia fondamentale e che il modo migliore per approcciarsi al djing sia iniziare a mixare con i vinili. Ho da poco aperto una scuola per dj e ho già circa 20 alunni. Devo dire che mi fa molto piacere sapere che molti vogliono iniziare con i vinili, con le mani sui dischi”. 

Giorgio V.: “Troppi si approcciano alla console perché fare il dj sembra un lavoro facile, remunerativo e divertente, che dà adrenalina. E’ il motivo sbagliato: si deve iniziare perché si ama la musica, solo così si potrà continuare volentieri. In console oggi si è spesso al centro dell’attenzione, mentre qualche anno fa non era certo così. Ricordo che spendevo, come tanti, tutti la mia paghetta in dischi.  Per anni sono arrivato nei locali prima dell’apertura, quando ci sono solo baristi e camerieri, andando via per ultimo. Se si ama la musica e si ha voglia di lavorare in team, allora sì, fare il dj è un gran bel lavoro… ma se si cercano solo soldini e visibilità, l’insuccesso è quasi assicurato”. 

ACETONE Beatport

https://www.beatport.com/label/acetone/98267

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