Recensione – “Milkshake” – Joshua Thriller

Milkshake, il nuovo EP dei Joshua Thriller, è senza il minimo dubbio un lavoro coi fiocchi.

Lo si capisce subito, dalle prime note di Mr Granny lover, che entra con un tema di chitarra è una ritmica dal sapore Alt/indie in stile Eels. Il pezzo scorre con la stessa facilità fino alla scala discendente in chiusura.

Waiting ha un andamento diverso e qui ci ha riportato in mente la psichedelia più patinata dei Flaming Lips. Armonie più ricercate, qualche controtempo che aggiunge pepe, e i cori presenti e mai invasivi, sono le caratteristiche di questa quasi-ballad dalle tinte 80s.

Cloud on the water lascia più spazio al funk, e alla batteria in termini di suono. Anche questa leggera e facilissima da ascoltare, e dopo tutto come loro stessi citano “it’s only rock’n’roll”.

Things I don’t say è un gioiellino di psych-pop che ci ha ricordato incredibilmente alcuni lavori di Bored Nothing. Chitarre stiracchiate e ritmiche elettroniche che danno il giusto swing, anche qui su movimenti armonici di ottima ricercatezza.

L’Ep si chiude con It’s only up to you, in cui riconosciamo un brano in perfetto stile Beatles, che però vive una propria originalità e una perfetta filologia con il disco di cui sta a chiusura.

Siamo davanti ad un lavoro meraviglioso, ispirato e costruito benissimo. La produzione è ottima e sapiente, le composizioni hanno uno spirito distinguibile, e alla fine delle cinque canzoni abbiamo avuto la sensazione dell’ultimo tiro di cannuccia che svuota il bicchiere ma ti lascia ancora insoddisfatto… almeno fino a quando non vai a prenderti un altro milkshake!

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