Spiral69 – Second chance

È raro poter rintracciare con una precisione da segugio così tante influenze in un solo album: in “Play” era possibile, ma era il 1997 e soprattutto l’artista si chiamava Moby. In un continuo rimbalzare tra riff alla Rage Against the Machine, melodie alla Depeche Mode, The Ark, Oasis, occhiolini al blues di Johnny Cash senza cotonature, gli Spiral69 hanno messo a segno un colpaccio senza sbavature, che ha segnato il ritorno in studio dopo tre anni dal precedente “Ghosts”, in gran stile. In un impasto denso di energia pulsante, la band di Riccardo Sabetti ha consegnato un disco pieno di pulsioni, fatto di elettronica generosa che si infiamma nella seconda parte (dalla strepitosa “Second chances”), scorrendo per l’acquerello in musica che è “The Art of losing Ground” (i Mogwai sono in agguato) scortata dall’asperità di  “Liar” e “Ritual”, decise ma forse, sotto sotto, troppo ruggenti per restare in equilibrio con il resto. Nel calderone degli addii, delle responsabilità e delle occasioni perdute, il nuovo progetto dal titolo "Second chance", registrato tra Londra, Roma e Napoli per Rehab Records & Irma Records, afferma una solida professionalità e tanti buoni propositi per il futuro. Vogliamo la terza chance… di riascoltarli! 

  • 8.5/10
    - 8.5/10
8.5/10

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