Cyndi Lauper – Detour

Nell’abitacolo della Sire Records si dev’essere gridato al miracolo: un album di Cyndi Lauper incentrato sulla poesia del country suonava come le sette trombe dell’apocalisse, destinato a una funzione salvifica che avrebbe curato ogni male. Questo ci si aspettava e questo, e molto altro, è arrivato con la puntualità del talento straordinariamente inclassificabile di un esemplare più che raro nella discografia mondiale. Per chi sa ricordarsi dell’etimologia del divertimento, come accade per la regina di “She bop” e “True colors, il “divertere” latino e il “detour” inglese convergono nel significato poliedrico di una svolta di direzione, questa volta distante dal pop e dal rock come era precedentemente accaduto con “Memphis blues” e “At last”. La sorpresa, però, non è nell’immaginabile esecuzione perfetta da pelle d’oca assicurata, quanto più nella sorpresa di un’agibilità di approccio ai brani degna del più proteiforme degli artisti. La sua “Funnel of love” (ipnotica già nelle corde vocali di Wanda Jackson) abbraccia il corso degli eventi senza profumare di nostalgie o avanguardismi, semplicemente riproponendo un classico che per freschezza potrebbe essere inciso oggi, domani o tra dieci anni. “Heartaches by the Number”, nel suo riproporre Ray Price decadi dopo, sa di certezza e di convinzione, poiché la bellezza avrà sempre un oceano in cui farsi essenza idrosolubile ed evaporare. Alla fine del disco, tra la magnetica “The end of the world” e la toccante “Beggin to you", si è di fronte a un groviglio di note manifesto: “I fall to pieces” è un dolce rimpianto d’amore che nell’insieme si colora di scherno, di marameo verso l’infrangibilità di una donna che cambiando pelle non muta la consapevolezza di emozionare generazioni intere con il tocco magico della musica. Sembra di vivere a bordo del camper protagonista del road movie di Barry Sonnenfeld, “RV”, slanciati in avanti a raccogliere gli squarci di vita che accadono mentre si strimpella una chitarra in seno alle disavventure tinte di humour. 

  • 8.5/10
    - 8.5/10
8.5/10

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