Punkreas – Il Lato Ruvido

Sostenuto da un triumvirato vincente di etichette indipendenti (Canapa Dischi, Rude Records e Garrincha Dischi) il nuovo album dei Punkreas, “Il lato ruvido”, uscirà il 22 di aprile e sarà distribuito da Edel Italy/The Orchar. Nel presagio appropriato del 'nomen omen' la band ha saputo eguagliare la rabbia degli immortali “Pelle” e “Falso” con collaborazioni ben riuscite per alchimia e similitudine di coerenza ( Modena City Ramblers, Shiva, Lo Stato Sociale). Nel nome della ruvidezza, infatti, il disco snocciola con la solita grinta fumantina brani che suonano più moderni che mai: ritroviamo nelle ‘luci puntate sul cuore’ di “Salta” il rock spinto che abbranca le caviglie e che demarca da un decennio il territorio del gruppo (“A noi non piace la strada più corta”). Non solo: in “Mediterraneo coast to coast” ritornano inconfondibili i colpi biliosi di batteria contro un mare che ‘sta sanguinando’, a ribadire l’impegno politico senza berciare inutilmente, nel nome di una solidarietà da sempre esercitata, sviscerata in una fratellanza senza coltelli e forgiata da arrangiamenti frizzanti, privi di congerie. Suoni sporchi, veritieri dall’inizio alla fine, quasi a distaccarsi dalle sporcizie reali di un mondo in cui “i morti sono vivi e i vivi sono morti”, in cui, come cantano nel brano “In fuga”, “la solidarietà si è trasferita in un paradiso fiscale”. Funziona bene l’ensemble: Paletta, Noise, Cippa, Gagno e la new entry Andrea hanno saputo dare vita a un disco al vetriolo, cartina tornasole per affermare, per l’ennesima volta, un’autenticità leale ai fan, allergica alla massa mediatica (formidabile la traccia “Condannato alla realtà"). Un disco dal sapore umami, proteico nel saper far ballare cervello e piedi in un pogo olistico che già si può immaginare all’ascolto di “Modena Milano”.  

  • 8.5/10
    - 8.5/10
8.5/10

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