Con “Segnala come Spam” EX NOVO mette le mani avanti e si spamma da solo.

Ex Novo ha debuttato ad aprile con il singolo "Condividi" e il 27 maggio è uscito il suo primo disco dal titolo "Segnala come Spam". Nonostante in questi giorni sia impegnato con l'Uniweb Tour, il tour live acustico in diretta sulle web radio delle principali università italiane, lo abbiamo fermato per scambiare due chiacchiere con lui.

 

Il tuo vero nome è Gian Luca Biasini, come mai hai scelto di chiamarti “Ex Novo” per il tuo debutto nel mondo musicale?
Il significato del nome (ricominciare, daccapo) rispecchia perfettamente questa mia nuova avventura musicale, in quanto si tratta della mia prima esperienza solista in veste di cantautore, dopo più di 10 anni come batterista in diverse band dell'underground bolognese. E poi mi piace avere un nome d'arte originale, che mi distingua. In Italia c'è così poca fantasia… Quando leggo una classifica discografica mi sembra di leggere un elenco del telefono con tutti questi nomi e cognomi.
 

Hai esordito con il singolo “Condividi” che ironizza sui social network e sulla nostra società. Com’è nato questo brano e che rapporto hai con i social?
"Condividi" è nata come tutti i miei brani con un testo in finto inglese. Quando cantavo la parte in cui dico "condividi condividi" usavo una frase inventata con molte "i", perciò quando ho pensato al testo in italiano fra le varie parole a cui ho pensato e che potessero stare su quella metrica ad un certo punto è spuntata dal nulla proprio "condividi", e lì ho capito che doveva essere per forza lei, tanto era potente e attuale. Il resto del testo è venuto di getto (a differenza degli altri testi), perché era da tempo che riflettevo sui social e sul loro uso così ossessivo-compulsivo. Il messaggio del testo non sta certo nella critica ai social, che io stesso  ritengo uno strumento interessante per moltissime cose, ma nell'utilizzo che ne facciamo il più delle volte, ovvero per protagonismo, egocentrismo, narcisismo, come a cercare delle approvazioni e delle soddisfazioni che mancano nella quotidianità. Sui social tendiamo tutti quanti a prenderci un po' troppo sul serio, molto spesso nascondendo o cercando di placare una sorta di "ansia di vivere".

 
Siamo in un paese di gossip in cui va per la maggiore l’apparire e il chiacchiericcio. Il privato in piazza fa più notizia del contenuto vero?
Sicuramente sì. La forma è più importante del contenuto praticamente in ogni campo: nella televisione, nella musica, persino nella politica. 

 
Qualche giorno fa è uscito il tuo disco d’esordio “Segnala Come Spam”. Ce ne vuoi parlare?
Si tratta del mio primo album, completamente autoprodotto, in questa nuova veste di cantautore. Sono tutte canzoni che avevo nel cassetto da molto tempo ma solo un anno fa mi sono deciso a registrarle, ad arrangiarle, a scriverne i testi. Ogni canzone del disco ha la sua storia, è nata in un determinato momento, in una determinata atmosfera. Anche i testi sono molto diversi, affronto vari temi, sia personali che di attualità, politica, religione. Sono una persona curiosa e credo di aver riportato nel disco questa mia caratteristica attraverso le musiche e le parole. Il titolo del disco invece é semplicemente auto ironico, una provocazione. Ogni giorno mi arrivano sulla bacheca di Facebook diverse "pagine consigliate" di musicisti e band che hanno pubblicato o stanno per pubblicare qualcosa. Io con "Segnala come Spam" metto le mani avanti e mi spammo da solo.

 
In “Noia” parli di religione. Che rapporto hai con Dio?
Mi considero un agnostico, non un ateo. Io non conosco Dio, la mia mente non può arrivare a capire Dio, e quindi non mi esprimo sulla sua esistenza, non posso, non ho elementi sufficienti. Dopotutto la Fede è un dono, e persino le persone credenti che conosco non mi hanno mai dato risposte che mi convincessero, perché io cerco sempre una logica nelle cose, cerco sempre la razionalità. Invece la Fede è una questione di cuore, non di mente. Il testo di "Noia" è una riflessione su quello che ci insegnano fin dai tempi del catechismo, che tutto succede perché "questa è la volontà di Dio", che tutto è già scritto e che facciamo parte di un grande disegno che capiremo solo nell'aldilà. In questa canzone mi chiedo che senso abbia affidare il destino e la nostra intera esistenza a qualcuno o a qualcosa, ma soprattutto, cosa cambierebbe nelle nostre vite se ci venisse detto che Dio non esiste, che non c'è alcun disegno Divino e che gli unici responsabili delle nostre azioni siamo noi.

 
Se ti chiedessi di attribuire un aggettivo a ognuno dei brani che compongono il tuo disco quali aggettivi useresti?
"Gennaio" e "Frasi liquide" le definirei intimistiche. "Condividi" provocatoria. "Melancholia" e "Buio" claustrofobiche. "Why" e "How long" giovanili. "Gattophard" cinica. "Noia" riflessiva. "Vent'anni" di riscatto (anche se non è un aggettivo). "Trenta" malinconica.

 
A tuo parere qual è il vero tratto distintivo della tua musica?
Non saprei davvero cosa risponderti, dal momento che i brani del disco sono così diversi tra di loro. Se me lo facesse sentire un mio amico senza dirmi niente penserei che si tratti di una compilation e non di un album di un singolo artista.
 

Quali sono i tuoi riferimenti e quali sono le tue ispirazioni nel lavoro in studio?
Musicalmente sono cresciuto ascoltando veramente di tutto, dal punk al jazz, dal Metal ai cantautori italiani, dal rap al pop. Ho anche suonato di tutto nella mia vita, sia come generi musicali, sia come strumenti musicali: dalla batteria, alla chitarra, alle tastiere, passando per la computer music perché ho sempre avuto la passione per la registrazione. Comunque se dovessi citarti le band o gli artisti principali che mi hanno segnato più di altri allora ti faccio i nomi di: Deftones, Pino Daniele, Nirvana, Poison the Well, Prodigy, Smashing Pumpkins, Jamiroquai, Fabri Fibra, Lucio Battisti.
 

Quanto contano per chi fa il musicista gli stimoli culturali?
Nella mia esperienza come musicista conta qualunque cosa che mi colpisca, che possa essere una canzone, un film, un dibattito politico, una chiacchierata con un amico, un'esperienza al lavoro, un'esperienza sentimentale o un evento sportivo. Non bastano solo gli stimoli culturali, penso che la curiosità sia una caratteristica importantissima per qualunque persona, in particolar modo per un artista. Dopotutto se si vuol essere interessanti, bisogna prima di tutto essere interessati.
 

Le tue prossime mosse? Prossimi impegni a breve e lungo termine?
Dal 6 al 10 giugno sarò impegnato in un tour delle radio universitarie da Nord a Sud per presentare il mio nuovo disco. Poi il 27 giugno sarò ospite al Roxy Bar dal leggendario Red Ronnie (sono molto emozionato!!!!). Per quanto riguarda i live invece sto ancora preparando lo show, avvalendomi della preziosa collaborazione del mio amico musicista e produttore Reno. Ho voglia di tornare presto sul palco, questa volta non più nelle retrovie come quando suonavo la batteria.

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