Intervista a LA SCELTA

Nel Febbraio 2008 partecipano al Festival di Sanremo e si classificano secondi nella categoria “Giovani” con il brano “Il Nostro Tempo”. Vincono il premio AFI (Associazione dei Fonografici Italiani),“per aver ribadito con questa canzone il ruolo della musica come fattore di mediazione e come stimolo al confronto”.
Attualmente la band La Scelta è composta da: Mattia Del Forno (voce), Francesco Caprara (batteria), Emiliano Mangia (chitarre) e Maurizio Mariani (basso). 

Tantissimi i loro concerti in giro per l'Italia sia soli che con artisti di fama internazionale tra cui RON.

StandOut li ha intervistati…

 

Il vostro nome sta a indicare che in qualche modo vi siete “scelti”. È stata una decisione istintiva?
"Scegliere" il nome non è stato per niente facile. Abbiamo preso spunto dalla nostra canzone La Scelta, appunto, che riassume in una parola sola il nostro modo di vivere la vita in musica.

Avete partecipato all’edizione 2008 di Sanremo Giovani con il brano “Il Nostro Tempo”. Con che spirito avete affrontato questo meccanismo a volte complesso?
Con semplicità e all'inizio anche con un po’ d’ingenuità. Il vortice mediatico sanremese ti risucchia, a volte distorce il valore di ciò che fai. L'importante è guardarsi poi allo specchio ed essere comunque fieri di quello che si è.

 

Tempo fa siete stati a El Paso (TX) a registrare nuovi brani con la collaborazione di Fabrizio Simoncioni, sound egineer di fama internazionale plurinominato ai Grammy. Come mai questa scelta e soprattutto com’è nata questa collaborazione?
La collaborazione con “Simoncia” nasce innanzitutto dalla stima che abbiamo verso di lui; lo cercammo per fargli mixare dei brani "a distanza" e alla fine ci ritrovammo a registrare a El Paso. Esperienza indimenticabile. Unica.

Rispetto al primo disco, come si è evoluto il sound dei La Scelta? Quali sono le principali novità, stilistiche e non solo, che avete apportato?
C'è stata sicuramente un’evoluzione e anche una maturazione nei testi, siamo cresciuti (anche di età, ahimè) e così anche il sound si riflette in questa crescita. Rispetto ai brani del 2008 quelli nuovi arrivano in maniera più diretta.

A questo punto verrebbe da chiedervi se avete già stabilito la data d’uscita…
Non ancora.

Un lungo tour con Ron, tanti palchi e infinite emozioni. Qual è stato il percorso che vi ha portato a collaborare con uno dei più grandi cantautori italiani?
Con Ron collaboriamo già da un po' di anni. Abbiamo scritto brani assieme e nel frattempo è nata anche una grande amicizia. Durante la scorsa tournée aprivamo i suoi concerti e suonavamo a metà show un brano tutti insieme. Quest'anno invece Ron ci ha voluto proprio come sua band che postesse dare, col proprio sound, una personalità nuova ai suoi brani.

Lavorate molto sulla preparazione dei live?
Abbiamo fatto tanti giorni di prove ma la realtà è che le cose belle, quelle che non ti aspetti, escono fuori anche da un soundcheck e così ti ritrovi a reinterpretare a sorpresa un brano direttamente on stage!

Quali sono le vostri opinioni riguardo la scena musicale italiana? Secondo voi cosa manca e cosa apprezzate di più?
Mancano le canzoni che restano. Il sistema dell'industria e del business musicale è un sistema "dopato (Maurizio ndr.). La TV fa tutto e a volte purtroppo danneggia creatività e personaggi. Apprezziamo quelli che continuano a mettersi in gioco, guardate ad esempio quegli artisti-colossi (De Gregori, lo stesso Ron e tanti altri…) che continuano a divertirsi, a sperimentare, a vivere la Musica come un dono.

C'è un messaggio particolare che vorreste lasciare in conclusione ai visitatori di StandOut?
StandOut fa il Bene della musica. StandOut va seguito e supportato. Perchè è sincero. Così come chi lo ha fondato

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