Intervista a Mazzini «Mi piacerebbe collaborare con Gazzelle»

Mazzini

Nel panorama musicale italiano, per essere più precisi in quello indie, ha da poco debuttato un giovane cantautore che ama cantare la vita di tutti i giorni, le cose semplici come l’amore, gli amici, il lavoro, il desiderio di viaggiare. Il suo nome è Mazzini e  “Coppia” è il singolo che sancisce il suo esordio musicale, un brano che parla dei diversi segnali che presagiscono una crisi tra due persone. Ci ha incuriosito al punto che abbiamo deciso di raggiungerlo per porgli qualche domanda. 

 

Partiamo dall’inizio, ricordi il momento in cui hai capito che avresti voluto fare il cantante?
Certamente! Magari non il momento specifico ma so dirti con precisione il periodo in cui ho capito che avrei voluto cantare i testi che avevo scritto. È stato ascoltando la voce di Brian Molko, il cantante dei Placebo, che ancora oggi mi mette i brividi. È così che mi è venuta voglia di cantare.


Da qualche settimana è in rotazione radiofonica il tuo nuovo singolo “Coppia”…ce ne puoi parlare?
“Coppia” è il mio primo singolo: è una canzone malinconica ispirata da situazioni di crisi d’amore vissute da me e da persone vicine. Quest’argomento, nel momento specifico in cui l’ho scritta, stava toccando i miei amici ma, istintivamente, ho ripensato a come mi ero sentito e cosa avevo provato nelle mie esperienze passate.

Se potessi scegliere con chi collaborare con chi ti piacerebbe farlo?
Vorrei collaborare con Gazzelle, i suoi testi sono semplici ma mai banali e mi ritrovo in questo modo di scrivere.


Qual è il vero tratto distintivo della tua musica, ciò che ti rende differente da ogni altro artista presente sul mercato?
Soprattutto la mia voce, ho una timbrica particolare da applicare alla musica italiana. Abbinata al mio modo di scrivere i testi, credo che crei un binomio originale.


Hai mai contemplato l’idea di salire sul palco dell’Ariston?
Non è la prima cosa che mi viene in mente ma “mai dire mai”. Credo oggettivamente che la strada per esso sia ancora lunga e non sono sicuro che gli argomenti di cui parlo potrebbero essere adatti all’indirizzo e ai messaggi che ricerca il Festival.


Molti artisti si lamentano della scena musicale italiana. Tu cosa pensi? Parteciperesti a un talent?
Non mi lamento assolutamente della scena italiana! È vivissima, ricca di fonti d’ispirazione e di artisti molto bravi. Per i “talent” vale un po’ il discorso di Sanremo: fino ad oggi hanno puntato su cantanti con una tecnica eccellente, a prescindere che scrivessero o meno canzoni. Io sono un cantautore e ci tengo ad esserlo, ma in futuro se le strade potessero essere compatibili, perché no?




Che rapporto hai con il tuo pubblico?
Voglio che mi consideri come un amico o una persona che interpreta e condivide i suoi pensieri, specialmente quelli che non riesce a dire.


Quali saranno le prossime mosse di Mazzini dopo questo singolo?
Usciranno a breve altri singoli già programmati, sto registrando nuove canzoni in studio e sto scrivendo altro materiale.


C’è un messaggio particolare che vorresti lasciare in conclusione ai visitatori di StandOut?
Se un giorno vi verrà voglia di scrivere una canzone d’amore disinstallate le app per incontri e buttatevi di persona, comunque vada avrete roba autentica da raccontare.

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